Non scherzare col fuoco

Nel 2021 circa 150.000 ettari di superfici boscate e non boscate italiane sono stati devastati dalle fiamme, il 155% in più di quelli bruciati nel 2020. Nel complesso furono registrati 5.989 incendi boschivi, il 90% dei quali nei mesi di luglio e agosto.

Le cause di questi incendi, secondo il RaF, il Rapporto Sullo stato delle Foreste in Italia 2017-2018, e le indagini dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, sugli incendi del 1998-2018, sono ascrivibili per il 20-25% a cause colpose, che quindi traggono origine dall’uso superficiale del fuoco o di oggetti che possono causarne l’innesco. Questo vuol dire che, per esempio nel 2021, se non si fosse “scherzato col fuoco” e si fossero invece adottati comportamenti più virtuosi, circa 30.000 ettari di boschi non sarebbero andati in fumo.

Non bisogna poi dimenticare il grande impatto prodotto sull’ambiente e sulle comunità dagli incendi boschivi dolosi, ai quali si riferiscono oltre il 50% delle cause di innesco. Un dovere civico, allora, anche quello di segnalare prontamente al 1515 l’avvistamento di un incendio o di chi lo abbia provocato.

Il grafico a seguire riporta le statistiche annuali (dal 2006 al 2023) con rapporto tra il numero di incendi e gli ettari di bosco andati a fuoco.

Fonte: EFFIS (European Forest Fire Information System

Evitare la messa in atto di cattive abitudini che possono favorire l’innesco di un incendio è un’ottima base da cui partire per mitigare in numero degli incedi boschivi, ma come ridurre invece la vastità degli incendi? Attraverso la gestione forestale!

Attraverso interventi selvicolturali preventivi è possibile creare discontinuità nel bosco, favorendo così la riduzione dell’estensione degli incendi. La creazione di strade gestite all’interno di un bosco o la discontinuità generata da aree agricole possono inoltre facilitare un acceso ai vigili del fuoco, premettendo un intervento più rapido ed efficace.

Ogni Regione e Provincia Autonoma ha il proprio piano antincendio, nonché ordinanze territoriali.
Per ulteriori approfondimenti su queste tematiche invitiamo tutti a consultare il sito web della propria regione.

Mediafriends e Fondazione AlberItalia hanno avviato la campagna di sensibilizzazione “Non scherzare col fuoco” con l’obiettivo di favorire la prevenzione per ridurre e mitigare gli incendi boschivi.

La Conferenza delle regioni e delle province autonome è un organismo di coordinamento politico e confronto fra i presidenti delle giunte regionali e delle province autonome, costituitosi nel 1981.

Grazie alla collaborazione con Medifriends Onlus, dal 23 Luglio fino al 1 Settembre, andranno in onda sui canali Mediaset due spot di sensibilizzazione dedicati alla prevenzione degli incendi boschivi.

Come sopra accennato, evitare la messa in atto di cattive abitudini che possono favorire l’innesco di un incendio è un’ottima base da cui partire per mitigare il numero degli incendi boschivi, ma per mitigare anche l'intensità la soluzione è la gestione del territorio e delle foreste. Vi presentiamo dunque un documentario, attualmente disponibile in lingua inglese, scritto e diretto da Davide Ascoli, ricercatore forestale dell’Università degli Studi di Torino e Luigi Torreggiani, giornalista di Compagnia delle Foreste, che è un viaggio attraverso 9 esperienze selezionate e raccolte in 3 diversi Paesi dell’Europa mediterranea: Italia, Spagna e Portogallo.

Ciascuna di queste esperienze ha in comune l’obiettivo di prevenire gli incendi in un contesto problematico, dove le conseguenze negative della crisi climatica si sommano drammaticamente all’abbandono dei territori rurali, generando enormi rischi non solo ambientali, ma anche di sicurezza dei cittadini.

In questi contesti territoriali, dove la lotta attiva agli incendi ormai non basta più, la soluzione è da ricercare nella prevenzione, un’attività cruciale che tuttavia ha enormi costi. Ecco allora la necessità stringente di trovare soluzioni innovative, capaci di creare paesaggi più resilienti generando al tempo stesso economie locali, lavoro, opportunità, incrementando la biodiversità e dando, in fondo, più valore ai territori rurali.

Il documentario, della durata di circa un’ora, raccoglie testimonianze dirette dalle voci di ben 22 attori territoriali, che raccontano di un insieme variegato e interessante di buone pratiche "fire-smart". Un insieme di idee semplici, ma talvolta geniali, che posso essere replicate in altri contesti e che ci insegnano quanto sia utile e necessario contrastare l'abbandono dei territori rurali.