Un bosco dalla cenere: progetto di riforestazione di un’area colpita da incendio
Alla fine di settembre 2018 un vasto incendio ha distrutto oltre 1200 ha di bosco, nella zona del Monte Pisano in Toscana. Per questo motivo è nato il progetto “Un bosco dalla cenere”.
Con il progetto “Un Bosco dalla Cenere”, insieme alla Comunità del Bosco, ci siamo posti l’obiettivo di ripristinare la copertura vegetale di una delle aree percorse dall’incendio tramite la piantagione di specie arboree e arbustive autoctone che, grazie alla progettazione dell’impianto e alla natura stessa delle specie utilizzate, riducano il rischio di propagazione di futuri incendi, creando un bosco più resiliente verso i possibili effetti della crisi climatica. Il tutto lavorando a stretto contatto con le comunità locali tramite attività di sensibilizzazione e di comunicazione volte a coinvolgerle nella rinascita del loro bosco.
È stato possibile realizzare questo progetto di riforestazione grazie ad una raccolta fondi sostenuta al 25% da Banca Etica e al contributo di tanti singoli cittadini e associazioni che hanno creduto nel progetto. Un particolare ringraziamento va al main sponsor Stihl, ed agli sponsor Timesis, PFM S.r.l e Spes Consulting.
Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto, con la Comunità del Bosco abbiamo potuto:
- Preparare l'area per la piantagione delle nuove piante
- Piantare 950 nuovi alberi. Sono state messe a dimora 300 sughere, 330 lecci, 170 alaterni e 150 lentischi. Tutte le piante sono di due anni di età e provengono dal vivaio dei Carabinieri Forestali per la Biodiversità di Cecina.
- Incrementare la biodiversità. La scelta di specie autoctone contribuirà a creare un bosco più resiliente e ricco di vita.
- Ridurre il rischio di incendi. Le nuove piante aiuteranno a prevenire la propagazione di futuri roghi.
- Coinvolgere la comunità locale. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le persone del territorio per sensibilizzarle sull'importanza del progetto.
Oltre alle 950 piantine del progetto principale, grazie alla collaborazione con il DAGRI dell'Università degli Studi di Firenze, sono stati messi a dimora altri 340 alberi:
- 120 semenzali di sughera da ghiande raccolte sul Monte Pisano
- 220 semenzali di leccio per un futuro confronto sperimentale