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Linee guida Fondazione AlberItalia





           Come scegliere e pianificare


           Piantare solo alberi della stessa specie può
           limitare la biodiversità urbana e presentare
           problemi di biosicurezza per quanto riguarda
           la resilienza. Alcuni alberi possono essere
           geneticamente identici. Utilizzare grandi
           quantità dello stesso clone rende il verde
           urbano potenzialmente più vulnerabile a
           parassiti e malattie.

           Nei paesaggi urbani, incrementare e
           conservare un’ampia diversità genetica
           vegetale autoctona ed esotica (comprese
           eventuali cultivar) aiuta a rafforzare la resilienza
           ai cambiamenti climatici. In alcuni casi in area
           urbana si possono conservare specie che in
           natura sono particolarmente vulnerabili.

           Piantare un’ampia gamma di specie vegetali
           nel contesto dei paesaggi urbani risponde
           inoltre a quanto disposto dalla Convenzione
           sul piano strategico per la biodiversità 2011-
           2020, compresi gli obiettivi Aichi e gli obiettivi
           di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
           Nel tentativo di evitare le monocolture o
           l’eccessiva dipendenza da alcune specie
           particolari in ambito urbano o periurbano,
           spesso si applicano le regole 10, 20, 30. Questa
           Regola stabilisce che l’obiettivo per una
           popolazione di alberi urbani dovrebbe essere di
           non avere più del 10% di una particolare Specie,
           non più del 20% di un particolare Genere e non
           più del 30% di una particolare Famiglia. Questa
           regola aiuta a costruire la resilienza nelle
           “foreste urbane”.



























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