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Linee guida Fondazione AlberItalia
superficiale nei contesti urbani. Inoltre,
l’evapotraspirazione continua a ridurre il
volume di acqua piovana immagazzinato nel
suolo per lungo tempo dopo un evento di
pioggia.
In presenza di fenomeni meteorologici
estremi di sempre maggiore intensità e
frequenza, le foreste urbane e le altre aree
verdi devono quindi essere progettate
in modo da esercitare pienamente il loro
potenziale di mitigazione del rischio
idrogeologico, anche in un’ottica di “invarianza
idraulica” in occasione di nuove edificazioni e
urbanizzazioni. Utili consigli in questo senso
sono contenuti nel manuale sui Sistemi di
Drenaggio Urbano Sostenibile dell’Università di
Milano (https://bit.ly/2B5u4GQ).
Beneficio di assorbimento
della CO 2
Quando pensiamo ai benefici delle piante
viene subito in mente la parola “fotosintesi”:
lo scambio gassoso tra anidride carbonica
e ossigeno che ha reso respirabile la nostra
atmosfera e che ogni giorno, quasi come una
magia, trasforma il carbonio contenuto nella
CO in un materiale “vivo” - il legno.
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I grandi “polmoni” della Terra sono le vaste aree
boscate dei Tropici e delle zone boreali, che da
soli assorbono il 25-30% delle nostre emissioni
di gas climalteranti. In Italia, i dieci milioni di
ettari di foreste censite dall’Inventario Nazionale
delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio (https://
www.sian.it/inventarioforestale/) assorbiranno
nel periodo 2021-2025 venti milioni di tonnellate
di CO (il 5-10% della CO che emettiamo), al
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netto di danni da incendio e dei tagli forestali,
con un sequestro annuo medio di poco meno
di due tonnellate per ettaro (https://www.
minambiente.it/sites/default/files/archivio/
allegati/clima/NFAP_final.pdf).
La quantità di carbonio incorporata nel legno
ogni anno varia in funzione dell’età della
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