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Linee guida Fondazione AlberItalia
Valutare il suolo
Il terzo passo per decidere quali specie di alberi
e arbusti siano le più adatte al luogo in cui si
sta operando è conoscere il tipo di terreno
presente. Per avere i primi indizi è molto utile
osservare l’area circostante per verificare
quali tipi di albero sono già presenti, quali si
stanno sviluppando bene e quali invece sono
assenti. L’informazione è tanto più preziosa se
si è in presenza di “rinnovazione naturale”
di alcune specie, cioè di piantine nate
spontaneamente.
Nelle aree urbane, e talvolta anche in quelle
periurbane, la maggior parte dei “suoli” non
può essere considerata un vero e proprio
suolo evolutosi nel tempo secondo una
dinamica naturale. Non ha la stessa struttura
né il profilo dei suoli naturali presenti in
ambienti rurali o forestali. Molto spesso siamo
in presenza di un insieme di materiali che
sono stati accumulati sul posto nel corso di
molti anni a seguito dell’attività umana, senza
l’intenzione di costituire un substrato per le
piante o di favorire processi di costituzione
e maturazione del suolo. Il composto che
si è così generato ha quasi sempre delle
profonde carenze in termini di struttura, e
quindi aerazione e circuitazione dell’acqua,
minerali e nutrienti, sostanza organica. Può
avere alti livelli di acidità o alcalinità oppure
essere contaminato
dalla diffusione di
sostanze, tossiche o
nocive, derivanti da
attività industriali o
urbane. In certi casi
può esserci anche
una forte presenza
di batteri oppure di
funghi che possono
rappresentare un
problema per gli
alberi.
Perciò, più
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